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Che tipo di legno per il parquet?

Come probabilmente immaginerete scegliere una tipologia di legno piuttosto che un’altra è incredibilmente diverso. Non solo per la resa estetica, l’effetto e la durata effettiva della pavimentazione ma anche per la fascia di prezzo. Non tutti i parquet quindi hanno le stesse caratterizzazioni estetiche, la stessa durata nel tempo, la stessa resistenza agli urti e all’attacco dei parassiti, molto riguarda le proprietà intrinseche delle essenze che li compongono, che ne determinano la longevità e la forza. Quelle che sono quindi tutte le caratteristiche specifiche del legno sono importanti da conoscere per determinare la scelta del proprio parquet. L’ambientazione della casa, l’esposizione alla luce e all’ombra, le abitudini famigliare possono richiedere l’utilizzo di prodotti diversi.

Le tonalità più chiare

Le tonalità più chiare sono perfette se si vuole dare alla pavimentazione un effetto più naturale. Questi tipi di legni infatti non necessitano di ulteriori riverniciature. A queste categorie appartengono:

1. L’acero europeo: proveniente dall’Europa centrale e caratterizzato da un colore tra il giallognolo e il biancastro. Presenta una forma poco arzigogolata con striature lineari e pulite.  Non è molto durevole. I tarli e i funghi tendono ad aggredirlo con facilità.

2. Acero canadese: Viene dal Canada e presenta una colorazione chiara tra il biancastro e il grigiastro. Si propone ricco di striature ed è perfetto per essere lui stesso parte delle decorazioni. Inoltre questo legno è incredibilmente resistente ai carichi e allo scorrere del tempo.

3. Faggio: viene prevalentemente dal Nord Europa e tende ad avere una colorazione rosata.  Con l’alta esposizione alla luce tende ad assumere una tonalità giallastra. Questo legno è piuttosto suscettibile alle intemperie e all’umidità, è adatto quindi a luoghi chiusi e totalmente inadatto se non vaporizzato per gli ambienti esterni.

4. Frassino: Viene dall’America centrale, e offre una varietà cromatica molto chiara. Dal rosa al biondo cono sfumature verdognole. Non è resistentissimo ma presenta un ottima capacità di resistenza agli urti. Perfetto per palestre o ambienti simili.

L’acero canadese è molto chiaro e dona lucentezza agli spazi, riflettendo le fonti d’illuminazione dell’ambiente 

Alcune essenze brune

Vanno per sfumature dal giallino al marrone intenso. Molto utilizzate nelle ristrutturazioni, sono:

1. Cabreuva incenso: Viene dall’ America del Sud e offre un piacevole profumo di incenso. Si presenta nelle sfumature bruno-gialline o castano tendente al grigiastro oppure color cioccolato. Viene usato prevalentemente per gli ambienti chiusi che vogliono trasmettere calore e accoglienza. Perfetto per ricreare l’atmosfera da cottage di montagna. Molto longevo e resistente agli urti.

2. Noce: Viene coltivato in Europa ed anche in Italia. Presenta una varietà cromatica dal grigio fino al bruno ed in fine al nero. Questo legno non è adatto come altri a fare da parquet a zone soggette sovente a forti urti. Non è particolarmente resistente e si incrina facilmente. Viene considerato un legno molto pregiato anche se necessita di manutenzione molto spesso in quanto preda facile di funghi e parassiti.

3. Quercia: viene anche questa dall’Europa ed anche nel centro-sud italico. Offre un colore giallo tendente al marrone. Questo prodotto è incredibilmente resistente ma anche elastico, si lavora con facilità ed è ottimo per gli ambienti sportivi. Il colore molto denso e caldo poi offre un effetto estetico molto gradevole.

4. Rovere: della famiglia delle querce, presenta le sue stesse peculiarità positive oltre ad un’ottima resistenza all’umidità e all’aggressione di parassiti. Viene usato efficacemente per parquet sia di interni che di esterni.

Le essenze rosse

1. Acacia: appartenente alla famiglia delle latifoglie, è particolare nelle sue sfumature rosse, dorate e aranciate, che risaltano parecchio dopo la lucidatura. Viene apprezzato per l’altissimo grado di resistenza sia agli urti che all’umidità che a parassiti latenti.

2. Ciliegio: cresce in moltissime zone del mondo. Offre una colorazione dorata tendente al rossiccio, ma ossidandosi diventa bruno. Non è rinomato per la sua resistenza ma si lavora con facilità ed è resistente a chiodi o altri infissi. Viene utilizzato prevalentemente per gli interni e garantisce una buona stabilità della pavimentazione.

Le essenze scure

1. Afrormosia: di origine africana, nasce nella fascia tropicale, ha un essenza bruno-dorato con sfumature verdastre. Il suo rating di resistenza è medio-buono ed anche se molto stabile, non è adatto a pavimentare zone soggette a forti urti. Tende infatti ad ammaccarsi con facilità. Si ossida con facilità e con una prolungata esposizione al sole tende a scurirsi di parecchio. Nonostante tutto però non patisce variazioni di temperatura ed è appropriato anche vicino a fonti di calore. 

2. Wenge: presenta la stessa provenienza dell’ Afrormosia, è un legno molto scuro, con venature che tendono al nero. Essendo molto scuro di origine, con l’ossidazione e l’esposizione al sole non si noterà molto l’inscurimento. Presenta un’alta resistenza e compattezza che donano stabilità alla pavimentazione. Presenta però la svantaggiosa caratteristica di essere una preda prelibata per gli insetti e parassiti. Sopporta comunque bene l’umidità ed è molto usato per la stupenda resa decorativa negli interni. 

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